Per la elevata temperatura iniziale del gas che si espande, dopo l’esplosione, dietro lo stantuffo (temperatura prossima ai 2000 gradi assoluti), il rendimento teorico è molto superiore a quello della macchina a vapore. E per quanto le imperfezioni meccaniche siano per adesso maggiori che nella macchina a vapore, pure si ha un vantaggio rilevante su questa, poichè anche in motori di non grande potenza si può avere il consumo di soli 400 gr. di carbone per ogni cavallo-ora di lavoro prodotto.
OTTICAOTTICA GEOMETRICA
Propagazione della Luce. - Fotometria. - Riflessione
35. Corpi luminosi e illuminati. - Raggi luminosi. - I fenomeni di cui ci occuperemo nell’ottica geometrica possono essere considerati indipendentemente da ogni ipotesi sulla natura della luce, e dedotti da alcune proprietà dei raggi luminosi, che noi apprenderemo direttamente dall’esperienza.
Ricorderemo, anzitutto, come i fenomeni più comuni della vita ci suggeriscano subito la distinzione tra corpi luminosi e corpi illuminati, tali cioè da riuscir visibili solo in presenza dei primi, detti anche sorgenti di luce. Si tratti della luce prodotta nelle combustioni, o della luce elettrica, o delle altre sorgenti terrestri più comuni, è facile riconoscere in tutte la presenza di un corpo solido a temperatura molto elevata. Le fiamme, come quella dell’idrogeno, in cui i corpi in presenza prima e dopo la reazione sono gassosi, non emettono luce visibile, come è provato dalla fiamma del becco Bunsen. Invece un corpo solido, come un filo di platino o un bastoncino di sostanza refrattaria, riscaldato ad alta temperatura dalla fiamma stessa, o da quella più calda del cannello ossidrico, splendono di viva luce; non diversa è la origine della luce emessa da un becco Auer, per la presenza nella fiamma Bunsen della sottile reticella di ossido di torio e di cerio.
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Luce Bunsen Auer Bunsen Fotometria
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