Le nostre deduzioni saranno quindi esatte se la luce incidente è d’un sol colore, come quella, ad es., che emana da una fiamma Bunsen in cui sia disposta una perla di cloruro di sodio, che la colora di un bel giallo-aranciato.
45. Riflessione totale. - L’indice di rifrazione n è dato adunque da
n = (sen i)/(sen r) (1)
ove i ed r denotano l’angolo d’incidenza e l’angolo di rifrazione - Esso è maggiore di 1 quando i è maggiore di r; e in tal caso per i = 90°, cioè per un raggio incidente che investe la superficie di separazione con la maggiore inclinazione possibile, rispetto alla normale, si ha un raggio rifratto come OR’ (fig. 49), e perciò ai diversi raggi incidenti come NO, SO, TO, VO ecc., compresi in un angolo retto, corrispondono i raggi rifratti ON’, OS’, OT’, OV’, ecc. compresi nell’angolo R’ON’, minore di un retto, e chiamato angolo limite. Inversamente, se i raggi provengono dal secondo mezzo, devieranno allontanandosi dalla normale; ma se l’incidenza è maggiore dell’angolo limite, non c’è posto per il raggio rifratto tra i raggi contenuti, nell’aria, in un angolo retto, poichè ognuno di questi dà nell’acqua un raggio compreso nell’angolo limite. - L’esperienza dimostra che mentre il raggio incidente, in generale, in parte si riflette e in parte si rifrange, quando l’angolo d’incidenza supera l’angolo limite (fig. 50) il raggio incidente si riflette totalmente e nessuna parte ne esce nel primo mezzo.
Noi possiamo osservare il fenomeno della riflessione totale con un prisma di vetro avente per sezione un triangolo isoscele rettangolo ABC (fig.
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Bunsen Inversamente
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