In conseguenza, lasciando fermo il raggio incidente SI e ruotando in modo continuo il prisma, ruota pure il raggio rifratto; e questo per una conveniente posizione del prisma si allontana meno dalla primitiva direzione, e se ne allontana più per tutte le altre.
La deviazione diminuisce impiccolendo l’angolo rifrangente A del prisma; e per un angolo zero, cioè per due facce parallele (fig. 53), il raggio RT diviene parallelo al raggio incidente SI, subendo solo uno spostamento laterale.
47. Lenti sferiche. - Una lente sferica è una porzione di sostanza trasparente limitata da due calotte sferiche. Un fascio di raggi paralleli che l’attraversi diviene convergente o divergente secondo che si tratti di una lente più spessa o meno spessa nel mezzo; sono lenti convergenti le A, B, C della fig. 54; divergenti le D, E, F, della fig. 55; le A, B, D, E si dicono anche, rispettivamente, biconvessa, piano-convessa, biconcava e piano-concava; le C e F menischi convergente e divergente.
In generale si osservi che ogni raggio, penetrando nella lente, subirà una prima deviazione che lo avvicina alla normale nel punto di incidenza, cioè al raggio di curvatura condotto per il punto medesimo. Una nuova deviazione subirà il raggio all’uscita dal vetro nell’aria; e le due rifrazioni, all’incirca come nel prisma, devieranno il raggio incidente verso le parti più spesse della lente. Il problema di determinare l’insieme dei raggi rifratti, corrispondenti a un dato fascio di raggi incidenti, sarà perciò molto complicato.
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