La posizione dell’immagine cambia, come negli specchi, portando l’oggetto a diverse distanze dalla lente. Si possono prevedere con le regole grafiche e ritrovare con l’esperienza le seguenti proprietà, rappresentate nella fig. 58.
1. Quando l’oggetto si sposta da una distanza grandissima fino a una distanza doppia di quella focale l’immagine è reale, capovolta e impiccolita, e si sposta dal fuoco fino al doppio della distanza focale. Funzionano in queste condizioni gli obbiettivi delle macchine fotografiche.
2. Quando l’oggetto si porta dal doppio della distanza focale fino al fuoco, l’immagine è reale, capovolta, ingrandita e si porta dal doppio della distanza focale fino a distanza grandissima. Funzionano in tal modo gli obbiettivi da proiezione; ed è chiaro che lo stesso obbiettivo può servire in questo e nel 1° caso.
3. Finalmente quando l’oggetto è disposto tra il fuoco e la lente (fig. 59) i raggi che partono da ogni punto provano una diminuzione di divergenza traversando la lente, ma restano ancora divergenti. Si hanno allora immagini virtuali, come nel caso analogo incontrato negli specchi concavi; e l’immagine A’B’, osservabile direttamente col ricevere i raggi nell’occhio, è ingrandita e diretta. Funzionano in tal modo gli oculari o le lenti d’ingrandimento.
49. Lenti divergenti. - Una lente divergente fa corrispondere, come nella fig. 60 a un fascio di raggi paralleli all’asse un fascio di raggi divergenti da un fuoco virtuale F’. Valgono per esse, del resto, le regole 2 e 3 date per la costruzione dei raggi rifratti dalle lenti convergenti; e se ne può dedurre la regola per la costruzione della immagine di un punto.
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