96) si suole dividere in sette regioni tipiche, cui corrispondono, in massima, i colori seguenti, a partire da R: rosso, aranciato, giallo, verde, azzurro, indaco, violetto.
Che se il fascio divergente, il quale provenendo dal prisma dipinge in RV lo spettro solare, come venne chiamato dal Newton, viene invece ricevuto (fig. 64) su uno specchio concavo VR che lo faccia convergere in B, si osserverà nel luogo di convergenza una linea bianca; lo specchio ha, cioè, ricomposto i raggi separati dal prisma. Una parte dei raggi provenienti dallo specchio può esser deviata, col prisma Q, in B’; si otterranno allora due immagini B, B’ colorate; in una concorreranno, per es., il rosso e i colori prossimi ad esso, nell’altra i rimanenti, e fondendosi insieme, come nella tavolozza d’un pittore, produrranno tinte diverse. E poichè la loro sovrapposizione ricostituirebbe la luce bianca, le tinte di B e B’ si dicono complementari.
La sintesi della luce bianca, per la ricomposizione dei colori spettrali, può anche essere ottenuta facendo pervenire i colori medesimi sull’occhio in una successione molto rapida, e profittando della proprietà, detta persistenza delle immagini nella retina, per la quale la sensazione luminosa perdura per 1/10 di secondo dopo cessato lo stimolo. Se si riceve, ad esempio, lo spettro su uno specchio rotante, questo rinvierà tutti i colori uno dopo l’altro nello stesso posto di uno schermo, e l’occhio vedrà sullo schermo una fascia bianca.
52. Colori dei corpi. - I corpi ci appariscono per lo più colorati; i più per diffusione, come un foglio di carta verde, altri per trasparenza, come un vetro giallo o le soluzioni di sostanze coloranti.
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Newton
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