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      Si può avere, cioè, la stessa tinta apparente con un colore puro preso dallo spettro, o con due colori puri anche molto diversi tra loro. Così il verde è un colore puro dello spettro; ma si può ottenere un verde fisiologicamente eguale, sovrapponendo del rosso e dell’azzurro puri.
      53. Acromatismo nelle lenti. - La distanza focale f di una lente dipende dal valore dell’indice di rifrazione n secondo la seguente formola, ove r denota il raggio di curvatura, supposto eguale per le due faccie:
      f = r/[2(n-1)]
      La distanza focale sarà quindi minore per i raggi di maggiore rifrangibilità, come i violetti, cui corrisponde un indice di rifrazione maggiore. A un fascio parallelo di luce bianca (fig. 65) corrisponderanno diversi coni convergenti per i vari colori; tra i quali sarà meno convergente quello dei raggi rossi col vertice in R; i diversi fuochi saranno distribuiti da R a V.
      È impossibile adunque che l’immagine di un punto bianco sia un punto bianco, poichè collocando lo schermo nella posizione MN si avrà un cerchio bordato di rosso; nella posizione PQ un cerchio bordato di violetto, e in nessuna posizione si avrà un punto ove tutti i colori convergano insieme.
      Queste imperfezioni cromatiche delle immagini si aggiungono alle altre dovute al fatto che le lenti si allontanano alquanto dalle condizioni ideali di estrema sottigliezza, di piccolissima apertura, ecc. che son necessarie perchè l’immagine di un punto, anche monocromatico, sia un altro punto geometrico. Ne risulta una certa indecisione nei contorni e nei particolari minuti delle immagini, a evitare la quale si è rivolta per molto tempo l’attenzione degli ottici.


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Nozioni di Fisica per le scuole secondarie
Volume 2. Calore - Ottica - Elettrostatica e Magnetismo - Corrente elettrica - Elettrotecnica
di Orso Mario Corbino
Sandron
pagine 345