Ma, a differenza delle onde sonore, le onde luminose nell’etere sono trasversali, cioè si compiono perpendicolarmente alla direzione di propagazione, come avviene delle vibrazioni elastiche in un tubo di caoutchouc indefinito. Ai raggi di diversa rifrangibilità, e quindi di diverso colore, compete un diverso numero di vibrazioni, maggiore per i raggi violetti, più rifrangibili, minore per i rossi; essi avrebbero una diversa lunghezza d’onda, definita come lo spazio percorso dalla luce nella durata di una vibrazione. La lunghezza d’onda è molto piccola, malgrado la grande velocità della luce, per la piccolissima durata di una vibrazione; così i raggi rossi avrebbero una lunghezza d’onda di circa 0,78 micron, e i violetti la lunghezza d’onda di 0,40 micron.
Noi non possiamo che dare una tenuissima idea dei fenomeni studiati in questa parte dell’ottica, e della spiegazione, fondata sulla teoria ondulatoria che ne rende conto nei minimi particolari. E cominceremo con l’illustrare il principio d’Huyghens-Fresnel da cui si prendon le mosse per spiegare la propagazione, la riflessione e la rifrazione della luce.
56. Principio d’Huyghens-Fresnel. - Immaginiamo una superficie d’acqua tranquilla sulla quale si faccia cadere una pietra; dal punto colpito un’onda circolare si estenderà tutto in giro, e in virtù di quest’onda ogni particella della superficie, quando è raggiunta da quella, esegue un’oscillazione verticale isolata e torna in quiete. L’onda è appunto costituita dall’insieme delle particelle che ad un dato istante sono in movimento: avanti e dietro di essa il liquido è in riposo.
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Huyghens-Fresnel Huyghens-Fresnel Fresnel Fresnel
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