I raggi vengon deviati e dispersi dal prisma P, e poscia ricevuti nel cannocchiale il cui oculare si adatta in modo che le righe spettrali appariscano con la massima nettezza. Insieme ai raggi provenienti dal prisma, il cannocchiale riceve quelli provenienti da ST e riflessi sulla faccia del prisma medesimo; e poichè in S si trova una piccola scala graduata disposta al fuoco della lente T, che ne dà un’immagine virtuale a distanza infinita, nel cannocchiale CO, che dev’essere anch’esso adattato per la visione netta di oggetti lontanissimi, saranno insieme visibili le righe spettrali e la scala graduata. Su questa si possono rilevare le posizioni delle righe, il che è molto utile per il confronto degli spettri di diverse sorgenti.
L’apparecchio non ci apprende nulla di nuovo sullo spettro continuo delle sorgenti terrestri di luce bianca; ma invece si presta assai bene per lo studio dello spettro dei gas o dei vapori metallici incandescenti; si osservano allora delle righe brillanti finissime, che hanno, come è naturale, il colore corrispondente al posto occupato nello spettro continuo (spettri a righe), o delle righe sfumate (spettri a colonnato).
Per rendere incandescenti i gas o i vapori metallici si può ricorrere a diversi procedimenti, ai quali corrispondono in generale spettri alquanto diversi. I più caratteristici per i metalli sono: lo spettro di fiamma, ottenuto vaporizzando nella fiamma Bunsen o nel becco ossidrico un frammento del sale metallico corrispondente, o spruzzandovi la soluzione relativa; lo spettro d arco, ottenuto disponendo in uno dei carboni che servono a produrre l’arco voltaico un frammento del sale o del metallo, ovvero impregnando il carbone positivo con una soluzione del sale, o facendo saltare l’arco tra due bacchette del metallo; e infine lo spettro di scintilla, ottenuto facendo scoccare delle forti scintille tra gli elettrodi del metallo da studiare, e sceverando tra le righe osservate quelle proprie del gas in cui avviene la scintilla, che possono del resto attenuarsi con disposizioni speciali.
| |
Bunsen
|