Possiamo ammettere che l’elettroscopio, la mano e la Terra formino in questa esperienza un conduttore unico, che si elettrizza ancora per influenza, assumendo lo stato elettrico opposto a quello del corpo nelle parti più vicine a questo, cioè nell’elettroscopio. Queste cariche restano sull’elettroscopio qualora il dito venga staccato prima di allontanare il corpo influenzante. Si può con questo mezzo caricare un conduttore con elettricità contraria a quella di un corpo elettrizzato.
74. Forze tra cariche elettriche e tra corpi elettrizzati. - Le attrazioni o le repulsioni elettriche si manifestano solo tra corpi elettrizzati; e anche nell’esperienza primissima con cui abbiamo cominciato il nostro studio, (l’attrazione esercitata da un bastone di ebanite strofinato su una pallina di sambuco neutra) si può riconoscere, tenuto conto dei fenomeni d’influenza, che le forze si esercitano tra l’ebanite elettrizzata e le parti più vicine della pallina (fig. 95) caricate per influenza di elettricità opposta; la ripulsione esercitata sulle parti elettrizzate negativamente è invero più debole per la maggiore distanza.
Noi dobbiamo ritenere perciò che le forze in questione si esercitano tra le cariche elettriche, sviluppate sui corpi, e che questi si avvicinano o si allontanano solo perchè con ciò si avvicinano le cariche elettriche cui fanno da veicolo. Da questo punto di vista il fenomeno dell’elettrizzazione per influenza ci dà un primo esempio di cariche elettriche che si spostano, per obbedire alla forza elettrica, anche senza movimento di materia.
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Terra
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