83. Energia d’un conduttore carico. - È il lavoro sviluppato dalle forze elettriche nella scarica di un conduttore dal potenziale V al potenziale 0 della Terra. Noi abbiamo detto che una piccola quantità d’elettricità q che passi dal potenziale VA al potenziale VB è capace di eseguire il lavoroL = q (VA - VB)
o di sviluppare, in un filo conduttore, il calore equivalente.
Quando il conduttore carico perde successivamente la sua carica, solo le primissime parti di questa passano dal potenziale V al potenziale O, poichè poco a poco il potenziale primitivo va diminuendo. Si dimostra che il lavoro totale sviluppato è alloraL = QV/2
ove Q è la quantità totale di elettricità scaricata.
Ed è chiaro che, a parità di V, questo lavoro, o il calore equivalente, che è proporzionale alla quantità d’elettricità che si scarica, cioè a Q, sarà anche proporzionale alla capacità del conduttore. Si spiegano così gli effetti notevoli della scarica dei condensatori, la cui capacità è molto più grande di quella dei conduttori isolati, specialmente ricorrendo alle batterie di condensatori, come quella della fig. 108. In essa un certo numero di condensatori sono associati per riunione di tutte le armature interne, e di tutte le esterne, tra loro; si forma così un condensatore la cui capacità è eguale a quella di una bottiglia sola moltiplicata per il loro numero.
Gli effetti calorifici della scarica di queste batterie sono molto rilevanti; e invero la scarica si compie in un tempo brevissimo, e quindi il filo che fa arco, come si suol dire, tra le due armature, e nel quale, se esso è molto sottile, si sviluppa istantaneamente buona parte dell’energia elettrostatica in forma calorifica, può raggiungere in quello istante una temperatura molto elevata, e fondersi e anche volatizzarsi in una viva fiammata.
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Terra
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