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      Ci limiteremo a riferire che queste azioni, aventi la loro sede nel mezzo, non si esercitano istantaneamente in tutto il campo, appena create le cariche elettriche, ma con un certo ritardo dipendente dalla distanza, come se l’azione generata nel punto ove s’è creata la carica, si propagasse tutto intorno con una velocità grandissima ma ben determinata.
      Questa velocità coincide con la velocità della luce nel mezzo; cosicchè se una carica elettrica oscilla rapidamente intorno a un punto, la forza da essa creata a distanza, si modifica periodicamente, ma con un ritardo dipendente dalla distanza. Avremo perciò come delle onde di forza elettrica, che si propagano con la velocità della luce, e che anzi sono, a parte il periodo, la stessa cosa delle onde luminose.
      Noi daremo più in là un cenno alquanto più esteso di questa teoria; per ora ci limitiamo a riferire una conseguenza ben singolare, poichè rilega due grandezze fisiche che in apparenza non han niente di comune; essa è la famosa legge di Maxwell, per la quale la costante dielettrica d’un mezzo, definita come sopra, deve coincidere col quadrato dell’indice di rifrazione del mezzo per raggi luminosi di lunghezza d’onda grandissima.
      Questa previsione, che l’esperienza bene interpretata ha sempre più confermato, fu il punto di partenza della teoria elettromagnetica della luce.
      87. Macchine elettrostatiche. - Per caricare un conduttore a un alto potenziale, o stabilire una elevata differenziale di potenziale tra due conduttori isolati, servono le macchine elettrostatiche.


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Nozioni di Fisica per le scuole secondarie
Volume 2. Calore - Ottica - Elettrostatica e Magnetismo - Corrente elettrica - Elettrotecnica
di Orso Mario Corbino
Sandron
pagine 345

   





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