Lo stesso avviene dividendo in più pezzi le parti ottenute; ogni pezzo è sempre un nuovo magnete completo, che agisce però su un magnete mobile sempre più debolmente, quanto più il pezzo usato si va accorciando.
6. Passando ripetutamente, sempre in un senso, una calamita su un pezzo di acciaio temperato se ne ottiene una nuova calamita; invece sottoponendo allo stesso trattamento un pezzo di ferro dolce questo rimane nel primitivo stato neutrale, cioè agisce indifferentemente sul polo nord o sul polo sud di un magnete, attraendoli entrambi.
Vedremo in seguito come si possa far rientrare tutti questi fatti in unica interpretazione organica; per adesso contentiamoci di considerarli come semplici risultati dell’esperienza.
89. Legge di Coulomb. - Abbiamo detto che un magnete filiforme, immerso nella limatura, se ne ricopre quasi esclusivamente nelle estremità; potremo ritenere che in esso il magnetismo sia concentrato nelle estremità medesime o nei poli. Studiando le azioni mutue di due magneti simili, e tenendo conto delle forze attrattive e ripulsive dei quattro poli che si trovano così in presenza, il Coulomb dimostrò sperimentalmente la seguente legge:
La forza che si esercita tra due poli è inversamente proporzionale al quadrato della loro distanza.
A parità di condizioni geometriche esistono poi magneti forti, e magneti deboli. Assumendo che la causa sia proporzionale all’effetto, noi ammetteremo che se un polo A è capace di esercitare, alla stessa distanza, una forza doppia o tripla di quella esercitata da un altro polo B, il primo contiene una quantità doppia o tripla di magnetismo.
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