Come si fece in elettrostatica diremo poi che un polo contiene l’unità di magnetismo se alla distanza di 1 cm. da un polo che ne contenga un’eguale quantità lo respinge con la forza di 1 dine.
Come in elettrostatica avremo perciò che un polo avente m unità di magnetismo esercita su un altro polo che ne contiene m’ unità, alla distanza di d centimetri, la forzaF = mm'/d^2
E se attribuiamo ai numeri m, m’ il segno + o - secondo che si tratti di magnetismo nord, o di magnetismo sud, le forze attrattive saranno negative, e invece risulteranno affette dal segno + le forze di ripulsione.
Ammetteremo infine, come risultato dell’esperienza, che riunendo in unico polo diversi poli aventi masse magnetiche m’, m", m"', ecc, il polo eserciterà delle forze corrispondenti alla massaM = m’ + m" + m''' + ....
ove le m vanno sommate algebricamente, cioè tenendo conto del loro segno + o -.
90. Campo magnetico. Linee di forza. - Essendo la legge delle azioni magnetiche identica a quella delle azioni elettriche, potremo ripetere qui tutto quanto fu esposto a suo luogo sul campo elettrostatico. Così l’intensità del campo in un punto sarà la forza cui è sottoposta l’unità di massa magnetica collocata in quel punto. Questa intensità può raggiungere valori elevatissimi, ricorrendo ai magneti di grandissima potenza che si possono oggi produrre. Così mentre l’aria non resiste a un campo elettrostatico poco superiore a un centinaio d’unità, poichè al di là una scintilla scocca tra i conduttori elettrizzati che lo producono, è stato possibile creare dei campi magnetici superiori a 45.000 unità.
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