Così si è visto che la massima forza coercitiva è manifestata dall’acciaio al tungsteno, col qual si costruiscono appunto i magneti più intensi e più stabili.
In generale le scosse agenti sui magneti già fatti ne indeboliscono la potenza, come anche le variazioni di temperatura. Per attenuare l’effetto delle prime si muniscono i magneti permanenti della cosiddetta armatura, che è una sbarra di ferro in contatto con le estremità polari del magnete; essa, offrendo una facile via alle linee di forza, si magnetizza fortemente per induzione, e i poli creati, in contatto coi poli eteronimi del magnete, diminuiscono il campo proprio di quest’ultimo, che funziona per il magnete come campo smagnetizzante. Ma i potentissimi magneti sono temporanei, cioè a base di ferro; essi si ottengono con un metodo ben diverso, che noi esporremo più in là.
95. Magnetismo terrestre. - Abbiamo detto che un ago magnetico, mobile in un piano orizzontale, si orienta sensibilmente nella direzione nord-sud del luogo, cioè secondo il meridiano geografico.
Se l’ago è sospeso perfettamente pel suo centro di gravità esso subisce ancora un’altra azione: s’inclina rispetto al piano dell’orizzonte, formando con esso un certo angolo detto inclinazione magnetica. Nei paesi del nostro emisfero il polo nord si porta più in basso, e l’inclinazione, che cambia con la latitudine, varia, in Italia, da 52° a 64° circa.
Per rendere mobile l’ago in un piano orizzontale occorre adunque un piccolo peso in più nella parte sud dell’ago; ma se si osserva con esattezza la direzione che esso assume nel piano orizzontale, si trova che essa non coincide esattamente col meridiano astronomico, ma forma con questo un certo angolo, detto declinazione magnetica, anch’esso variabile da paese a paese.
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