Le linee di forza che hanno all’esterno l’andamento noto, partono tutte dalla faccia A, rientrano dopo il loro percorso esterno per la faccia B; e dentro il solenoide, da B in A, proseguono in forma rettilinea, e parallele tra loro, costituendo perciò un campo uniforme.
La forma del campo all’interno si può esplorare con l’artificio degli spettri magnetici. Quanto all’azione esterna, equivalente a quella di un magnete cilindrico avente in A la faccia nord e in B la faccia sud, noi possiamo constatarla avvicinando il solenoide percorso dalla corrente a un ago magnetico.
E se, con particolari artifici, si rende mobile il solenoide, si può dimostrare che le azioni, come sempre, sono reciproche; e che inoltre anche due solenoidi agiscono tra di loro, come due veri magneti.
100. Galvanometri. - Disponendo nell’interno di un rocchetto, più o meno lungo, un ago magnetico, e orientando le spire nel piano del meridiano magnetico, al passaggio di una corrente nelle spire si manifesterà, per quanto si è detto, un campo che tende a disporre l’ago normalmente al piano delle spire. L’ago si trova allora sottoposto all’azione direttrice, nel senso primitivo, del campo terrestre, e all’azione deviatrice della corrente; e assumerà perciò una posizione intermedia tanto più lontana dalla posizione del meridiano quanto più energica è l’azione deviatrice dovuta alla corrente.
Or si è potuto dimostrare con le più delicate esperienze che per un circuito di forma qualsiasi l’intensità del campo da esso prodotto in ogni punto dello spazio è rigorosamente proporzionale alla intensità della corrente che traversa il circuito.
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