Così nel galvanometro Deprez e D’Arsonval (fig. 130) il telaietto centrale, disposto nelle condizioni di riposo con le spire nel piano del magnete laterale, tende a ruotare di 90° quando è percorso dalla corrente, ma vi si oppone l’elasticità di torsione del filo di sospensione; e si può ottenere che la deviazione sia esattamente proporzionale all’intensità della corrente. Uno specchietto fissato al telaio agevola la misura delle deviazioni.
Tutti questi apparecchi sono inadatti alla misura di correnti forti, che anzi li danneggerebbero fortemente. Vedremo in un altro capitolo quali speciali apparecchi vengono in questo caso impiegati.
101. Elettro calamite. - Il campo magnetico creato dalle correnti, e specialmente quello uniforme esistente all’interno d’un solenoide o d’un rocchetto, fornisce il mezzo più comodo per ottenere delle potentissime calamite temporanee. Basta invero introdurre nell’interno del rocchetto un nucleo di ferro dolce che, trovandosi in un campo, si magnetizzerà fortemente quando la corrente gli gira intorno lungo il filo del rocchetto. La magnetizzazione ha luogo nel senso delle linee di forza interne al rocchetto (fig. 126) e quindi l’elettrocalamita ottenuta avrà il suo polo nord all’estremo in cui esisteva il polo nord del solenoide, cioè a quell’estremo guardando il quale la corrente sembra che giri nel senso inverso degl’indici dell’orologio (fig. 131).
Si possono dare all’elettro-calamite le forme più svariate; citeremo quella rettilinea (fig. 132), o quella a ferro di cavallo (fig.
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Deprez Arsonval Deprez
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