Nel caso semplice in cui le temperature t e T siano al di sotto della temperatura neutra, e nel sistema circoli la sola corrente termoelettrica dovuta alla differenza delle temperature nei contatti (T > t), in Q ha luogo una continua distruzione di calore, e in P una continua produzione di calore: ma il calore distrutto in Q è maggiore del calore sviluppato in P, e la differenza dà il calore svolto dalla corrente in tutto il circuito.
Il fenomeno Peltier, che può essere constatato solo con metodi molto delicati, è di grande importanza teorica; esso ci rivela l’origine dell’energia elettrica resa disponibile nei fenomeni termoelettrici. Così nell’ultimo caso esaminato, del calore viene sottratto a Q, ceduto in parte a P, e per il resto trasformato in energia elettrica disponibile nel circuito. Abbiamo perciò trasformazione di calore in energia elettrica, ed è anche rispettato il secondo principio della Termodinamica, poichè il calore solo in parte si converte in energia elettrica e il resto passa da una sorgente a temperatura più alta (quella in contatto con Q) a una di temperatura più bassa (quella in contatto con P).
La corrente negli elettroliti.
107. Fenomeno dell’elettrolisi. - Mentre l’acqua chimicamente pura è poco o niente conduttrice dell’elettricità, la corrente passa con una certa facilità nelle soluzioni acquose degli acidi binari o ternari, degl’idrati o delle basi, e dei sali.
Una di queste soluzioni può essere sottoposta al passaggio della corrente per mezzo del voltametro, che è un recipiente qualunque nel quale sono immerse due lamine metalliche (gli elettrodi), rilegate alla sorgente di elettricità.
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Peltier Termodinamica
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