Si dà il nome di equivalente elettrochimico d’un elemento al peso dell’elemento sviluppato per il passaggio d’un coulomb. La 2a legge può anche enunciarsi dicendo che gli equivalenti elettrochimici dei diversi elementi sono proporzionali ai rispettivi equivalenti chimici.
Una particolare importanza ha la decomposizione del nitrato d’argento tra un anodo d’argento e un catodo di platino. Come si è visto al § 107, 4° caso, la corrente determinerà un trasporto progressivo d’argento dall’anodo sul catodo, e si è potuto stabilire, con le più accurate misure, che il passaggio d’un coulomb fa depositare sul catodo di platino mg. 1,118 d’argento. Questo risultato è servito per la definizione dell’ampére legale o internazionale che funziona, per dir così, come campione legale dell’ampére teorico. Una corrente ha l’intensità di 1 ampére internazionale se passando per un minuto secondo in un voltametro ad argento, montato secondo prescrizioni stabilite, deposita sul catodo mg. 1,118 d’argento.
109. Interpretazione dei fenomeni elettrolitici. - Dopo una serie d’investigazioni importantissime noi possediamo oggi una teoria più che soddisfacente dei fenomeni elettrolitici, dovuta specialmente a Clausius, Helmholtz, Arrhenius e Nernst. Esporremo un breve cenno delle idee adesso dominanti, tacendo per brevità sul lento sviluppo storico che le ha condotto alla perfezione attuale.
Noi abbiamo detto, parlando delle soluzioni (vol. 1° § 94), che nel seno del solvente vagano liberamente le molecole del corpo sciolto, così come le molecole d’un gas vagano liberamente nel vaso che lo contiene.
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Clausius Helmholtz Arrhenius Nernst
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