In questo caso, cioè, l’urto degli ioni esistenti contro gli atomi neutri dà origine a una grande produzione di ioni, che bastano a rendere il trasporto della elettricità molto rapido, come avviene nei liquidi per la spontanea dissociazione molecolare.
114. Natura della ionizzazione. - Con le numerose ricerche compiute negli ultimi tempi si è potuto precisare in che consista effettivamente la ionizzazione di un gas. E si è dimostrato che sotto l’azione dell’agente ionizzante alcuni atomi del gas perdono delle particelle piccolissime, cariche di elettricità negativa, e prive di ogni nocciuolo materiale, alle quali appunto venne dato, come si è detto, il nome di elettroni. Dopo il distacco si ha perciò un elettrone libero, mobile in virtù delle forze elettriche cui può eventualmente essere sottoposto, e un atomo privo di un elettrone, che era neutro prima e si manifesta, in seguito alla perdita della corrispondente carica negativa, come carico d’un’eguale quantità di elettricità positiva. L’elettrone e l’atomo residuo possono già funzionare da ioni; ma possono anche riunirsi ad atomi neutri, o anche a intere molecole, formando dei gruppi più o meno complessi, ma sempre carichi di elettricità, e che perciò saranno ancora degli ioni.
Gli ioni poi, semplici o complessi, e le molecole neutre si muoveranno incessantemente come richiede la teoria cinetica dei gas, soggiacendo a continui urti tra loro e contro le pareti; potrà, per l’incontro fra due ioni opposti, aver luogo la mutua neutralizzazione, o ricombinazione.
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