Tutti questi fenomeni, scoperti sperimentalmente prima della teoria degli elettroni, apparivano incomprensibili, e diedero luogo alle più fantastiche spiegazioni; invece essi rientrano nella maniera più soddisfacente nel quadro dell’interpretazione elettronica.
E così tenendo conto dell’autoionizzazione e degli effetti dovuti ai solidi incandescenti, si spiega il funzionamento dell’arco elettrico, di cui noi ci occuperemo, solo dal punto di vista delle applicazioni, più in là.
121. Raggi X. - I tubi a vuoto, percorsi dalle scariche elettriche, danno ancora origine a un fenomeno importantissimo, scoperto dal Roentgen nel 1895. Il vetro colpito dai raggi catodici, e in generale qualunque corpo solido capace di assorbirli, emette dei raggi singolari, invisibili direttamente, e dotati delle seguenti proprietà:
1ª Essi si propagano, come la luce, in linea retta, dirigendosi in tutti i sensi dal punto che vien colpito dai raggi catodici.
2a Nel loro percorso vengono più o meno assorbiti dai corpi che incontrano, dei quali alcuni si comportano come quasi perfettamente trasparenti, altri come più o meno opachi; ma la trasparenza o la opacità per i nuovi raggi non ha nulla da fare con quella degli stessi corpi per i raggi luminosi ordinari.
3a Incontrando alcuni corpi speciali, come il platinocianuro di bario, il solfuro di zinco, li rendono luminosi per fluorescenza, come fanno i raggi catodici.
4a Essi esercitano una intensa azione fotografica sui corpi, come i sali d’argento, capaci di impressionarsi per la luce ordinaria.
| |
Roentgen Incontrando
|