In generale all’aumentare della velocità diminuisce il valore di e/m, cioè del rapporto tra la carica e la massa apparente, determinato con le deviazioni elettriche e magnetiche; ciò prova che la massa apparente aumenta con la velocità, e si è trovato che la legge di variazione è ancora adesso esattamente quella prevista dalla teoria nell’ipotesi che si tratti di pure cariche elettriche in moto. Sempre poi quel rapporto è dell’ordine di grandezza trovato coi raggi catodici, come dello stesso ordine è il valore di quel rapporto per gli elettroni in moto dei raggi Lenard, o per quelli che si liberano alla superficie dei metalli col riscaldamento elevato e con l’illuminazione; e infine è ancora dello stesso ordine quello cui si perviene nella spiegazione dei fenomeni magneto-ottici, fondata sulla ipotesi che i centri vibranti dell’emissione luminosa siano appunto gli elettroni contenuti nell’atomo.
Quanto ai raggi (gamma) sono anch’essi in generale più penetranti dei raggi (alpha); e accompagnano inseparabilmente i raggi (beta) alla cui intensità sono proporzionali. Si son potuti, ad esempio, ottenere dei preparati radioattivi, come il polonio, che emettono solo raggi (alpha); ma quando son presenti i (beta), si trovano pure i (gamma), cosicchè si ritiene che essi siano costituiti dagli urti dei raggi (beta) contro gli atomi dello stesso corpo radioattivo.
124. Le emanazioni radioattive. - Il radio, il torio e l’attinio emettono, oltre ai raggi (alpha), (beta), (gamma), qualche cosa di simile a un gas estremamente rarefatto, e dotato di energiche proprietà radioattive; Rutherford che scoperse il fenomeno chiamò questa specie di gas emanazione.
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Lenard Rutherford
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