Due elementi dello stesso tipo e di dimensioni differenti hanno la stessa f. e. m., ma resistenza interna diversa; quindi la loro introduzione in un circuito può produrre, nei vari casi, effetti diversi. Per esempio in un circuito avente una resistenza grandissima un elemento grande o piccolo produce sensibilmente lo stesso effetto, mentre, quando la resistenza esterna è molto piccola, è molto più efficace una pila di grandi dimensioni.
Volendo far agire, per accrescere gli effetti, un certo numero di pile, esse si possono disporre in vari modi: o rilegare tutti i poli positivi a un estremo del circuito e i poli negativi all’altro; le pile si dicono allora disposte in quantità o in parallelo; ovvero rilegare il polo positivo di una pila col negativo della successiva, e attaccare gii estremi del circuito di utilizzazione al positivo della prima e al negativo dell’ultima. In questo caso la corrente traversa successivamente i vari elementi, e questi si dicono rilegati in serie o in tensione.
Nel primo caso l’insieme delle pile equivale a un’unica pila avente la f. e. in. di una sola, e una superficie interna molto più grande, e quindi una resistenza interna molto più piccola. Questo modo di accoppiamento converrà quando il circuito esterno ha una resistenza piccolissima.
Invece nel secondo caso la resistenza complessiva delle pile è la somma delle resistenze di ciascuna di esse; e la forza e. m. è pure la somma delle f. e. m. di ognuna. Converrà questo tipo di accoppiamento quando la resistenza esterna sia molto grande.
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