Per esempio, i tre telai possono avere un estremo comune, e gli altri tre estremi rilegati a tre fili contenenti i vari ricevitori, e facienti insieme capo a un punto comune.
È perciò che le correnti trifasiche vengon tramesse a distanza per mezzo di tre fili soltanto invece di sei (tre per l’andata e tre per il ritorno), poichè data la natura alternante della corrente e lo spostamento delle alternazioni dall’una all’altra, ciascuna, come si dimostra, funziona da corrente di ritorno delle altre due.
147. Dinamo a correnti continue. - Riprendiamo l’unico telaio che ci servì di tipo per la produzione delle correnti alternate semplici, e, facendolo sempre girare in un campo magnetico, cambiamo la disposizione del collettore.
Al posto dei due anelli interi in cui si raccoglieva la corrente alternata (fig. 166) disponiamo un unico anello, tagliato nel senso dell’asse in due, e saldiamo i capi del filo del telaio alle due metà (fig. 167).
Appoggiamo alle due metà dell’anello due spazzole raccoglitrici, e disponiamo le cose in modo che nell’istante in cui la corrente indotta cambia di senso, una spazzola, (per la rotazione dell’anello) abbandoni la metà con cui era in comunicazione e vada in contatto dell’altra metà.
Si vede allora che, nell’istante in cui si capovolge la corrente nel telaio, sono invertite le comunicazioni dei suoi estremi col circuito esterno, e quindi la corrente in questo conserverà lo stesso senso di prima. Un tale collettore sarà quindi per l’esterno un raddrizzatore di correnti, le quali conserveranno perciò, al di là del telaio, sempre lo stesso senso, trasformandosi in correnti continue, per quanto non costanti.
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