- Citeremo l’ingegnosissimo telegrafo autostampante di Hugues, che permette la impressione diretta delle lettere alfabetiche, con una trasmissione più sollecita che nel sistema Morse; le macchine Wheatstone che hanno reso enormemente più rapida la trasmissione dei segnali; il sistema di telegrafia multipla, che permette di servirsi d’un unico filo per trasmettere contemporaneamente alquante segnalazioni diverse. Ma il più importante successo della telegrafia si deve all’audace impresa di stabilire delle lunghe canalizzazioni elettriche sottomarine, traversando degli estesissimi Oceani. Il cavo sottomarino, che serve a tal uopo, è costituito essenzialmente da un sistema di conduttori interni, bene isolati, e circondato da un’armatura metallica, per dare all’insieme la necessaria consistenza meccanica, e da un rivestimento opportuno per preservarlo dall’azione corrosiva delle acque del mare.
La trasmissione d’una corrente intermittente si compie con delle gravi perturbazioni in un tale conduttore, dotato di notevole capacità elettrica e di autoinduzione; così una corrente inviata a un estremo raggiunge il suo valore normale all’altro estremo solo dopo alquanti minuti secondi; e perdura dopo un tempo dello stesso ordine di grandezza, anche dopo che si è interrotta al primo estremo la comunicazione con la pila, come avverrebbe d’una corrente d’acqua in un condotto molto ampio e lungo, di cui s’intercettino periodicamente all’origine la comunicazione con un serbatoio. - La trasmissione dei segnali richiederebbe così un tempo enorme.
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