L’effetto del debole smorzamento è capitale nella trasmissione sintonica delle onde. E invero allo scopo d’impedire che diversi trasmettitori agenti insieme si disturbino mutuamente, impressionando contemporaneamente i ricevitori ovunque distribuiti, si è cercato di concatenare ciascun ricevitore a un determinato trasmettitore, sottraendolo all’azione disturbatrice degli altri.
Si potrebbe ottener ciò nel modo migliore facendo che il ricevitore abbia un periodo proprio d’oscillazione ben definito, e sia perciò capace d’essere impressionato, per risonanza, solo quando è investito da onde del proprio periodo. Ma a causa dello smorzamento delle onde incidenti il trasmettitore equivale a un insieme di molti trasmettitori, funzionanti nello stesso tempo e con periodi alquanto diversi.
Ne risulta che lo smorzamento rende difficile la sintonia, cioè l’accordo esclusivo d’un trasmettitore con un ricevitore, e perciò le onde di uno, specialmente se molto intense, agiranno, più o meno, su tutti i ricevitori abbastanza vicini. L’inconveniente sarà reso minore diminuendo quanto più è possibile lo smorzamento delle onde emanate.
L’ideale sarebbe perciò il poter trasmettere delle onde rapide ma d’ampiezza costante, cioè delle vere correnti alternate persistenti di alta frequenza (le correnti alternate industriali hanno per periodo da 1/25 a 1/100 di secondo, mentre per la telegrafia senza fili occorrono dei periodi non inferiori a un milionesimo di secondo). Con queste onde la sintonia sarebbe completamente assicurata; e così vi è riuscito il Paulsen, applicando in condizioni opportune un dispositivo dovuto a Duddell.
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Paulsen Duddell
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