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      Montaigne ha sentenziato che "le pire estat da l'homme c'est ou il perd la cognoissance et gouvernement de soy" eppure molti cercano nel vino e nei liquori l'oblio de' mali, nè tutti sono da condannarsi.
      Statistiche recenti risguardanti l'ubbriachezza in Milano non abbiamo trovato, siamo costretti pertanto a ricorrere a dati vecchi, non per questo meno eloquenti. Nel 1868 (che è l'anno di cui abbiamo dati precisi) furono arrestati 476 ubbriachi fradici, tra i quali 392 maschi e 84 femmine. Pur troppo soli 406 individui erano plebei, gli altri 70 erano di condizione civile. Notiamo ad abbondanza che 194 erano in età da 18 a 30 anni e 282 dai 30 ai 50 anni.
      Nè questi furono i solo ubbriachi caduti nelle mani dell'autorità in quell'anno, poichè 148 che erano solo cotticci vennero ricondotti alle loro case dai pubblici agenti, e tra essi vennero notati 106 maschi e 42 femmine.
      Chi ci saprebbe dire il numero degli altri ubbriachi di Milano, dei quali non ha nè può avere notizia l'autorità di pubblica sicurezza?
      In genere però il popolo italiano e la popolazione milanese in ispecie non sono di tanto dediti all'ubbriachezza da meritare di essere collocati dal Léfort nella sua Geografia e Statistica dell'intemperanza.
      Consoliamoci almeno di questo che in Europa ci sono dei popoli, che vantansi più civili e che sono più ubbriaconi di noi.
      Buon pro lor faccia.
     
      Il primo passo della vita.
     
      Come si può crescere buoni e affezionati alla Società, se vostro padre, se la vostra madre stessa vi rifiuta e vi abbandona non appena avete schiuso gli occhi al dolore?


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Milano in ombra.
Abissi plebei
di Lodovico Corio
Civelli Milano
1885 pagine 124

   





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