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      Altro che notare nelle statistiche penali che il numero maggiore dei delinquenti è fornito dagli Esposti!
      Non è loro colpa se questi bambini crescono male. L'illustre prof. dott. Edoardo Porro nel suo lavoro che risguarda il biennio 1869-70 alla maternità di Milano, a pagina 266, parla della sorte che attende gl'infelici che hanno culla nell'Ospizio, "i quali sovente hanno per sopraggiunta la sventura di perdere nascendo la propria madre. La quale nell'istante di dare alla luce il suo bambino è tormentata da gravi dolori non solo fisici, ma anche morali; pensando, come dice il Porro, che la sua creatura troverassi isolata e reietta dalla società, dannata ad un Brefotrofio e ad un allevamento poco dissimile da quello dei bruti. Chi ha pratica delle maternità, ed in ispecie di quella di Milano, non troverà esagerate queste parole."
      Oggi le condizioni dei ricoverati da ques'Istituto debbono essere un cotal poco mutate, grazie alla benefica influenza delle persone che ora lo dirigono.
      Un forte sentimento di pietà si ridesta in ogni animo bennato alla vista di un povero gettatello. E il Giusti, descrivendo scherzosamente un suo viaggio a Montecatini, osservando uno di questi sventurati bambini, sente dentro il suo cuore vibrare a un tratto la corda del dolore e però esce in un volo lirico, degno d'essere riletto.
     
      Accanto a me dal lato delle brenne,
      Una povera donna montanina,
      Lieta recava al petto un trovatello.
      Preso là nel buglione, ove s'insaccaDal matrimonio e dallo stupro a gara
      O legittima o no l'umana carne.


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Milano in ombra.
Abissi plebei
di Lodovico Corio
Civelli Milano
1885 pagine 124

   





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