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      A tali cifre favoriteci dall'egregio amico nostro dott. Gaetano Pini, aggiungeremo queste notizie recentissime, e cioè che oltre le 22 case pubbliche di tolleranza ve ne sono 12 private. Le prostitute iscritte al 20 giugno 1882 erano 614; quelle che si presentano alla visita sono in media circa 400, delle quali 80 esercitano la prostituzione clandestinamente. Il Sifilicomio ne ricetta attualmente 52 e ne ha 29 in esperimento.
      Confessiamo che quest'ultima espressione, pórtaci da una relazione ufficiale, ci sembra molto curiosa, se non molto chiara.
      Da questi dati non si potrebbe argomentare della moralità di Milano. Conviene sapere per farsi un'idea precisa della condizione di Milano, che forse duemila femmine fanno copia di sè per denaro, in barba a tutti i regolamenti della Pubblica Sicurezza.
      Urge che venga rialzato il livello morale della città nostra, perchè si corre verso la depravazione in modo ignominioso.
      Nei postriboli non s'infognano solamente i lôcch, ma benanco moltissimi giovani di oneste famiglie, i quali incominciano in questi turpi luoghi a mettere il piede sullo sdrucciolo del vizio, per finire poi a precipitare nel baratro del delitto.
     
      Dove dorme il lôcch.
     
      Col nome di locanda si designa dai Milanesi un luogo dove la feccia riparasi a dormire durante la notte. Nel quartiere di Porta Garibaldi e in quello di Porta Ticinese vi sono le locande peggiori. Non può credere quanto siano squallide chi non le abbia vedute; in loro confronto sbiadiscono le descrizioni delle locande inglesi, porteci dal Simonin.


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Milano in ombra.
Abissi plebei
di Lodovico Corio
Civelli Milano
1885 pagine 124

   





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