Pagina (59/124)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

     
      Colla scorta di quel giornale cercheremo di far conoscere a' nostri lettori le miserie di Parigi, quali si manifestano a' dģ nostri.
      Noi potremmo visitare, scriveva il Gaulois, molti quartieri.
      Cosa strana, anche nei quartieri ricchi, noi troveremo dei miserabili; la stamberga del povero presso al palazzo del gran signore.
      Colui che domanda a Dio un po' di sonno per isfuggire alle torture della fame č perseguitato fino sul suo giaciglio dalla musica del ballo, che suonasi nel palazzo vicino.
      Il metro di terreno vi conquista dei prezzi favolosi. Andiamo piuttosto verso le estremitą; č lą che noi troveremo delle viuzze larghe due metri, dei vicoli ciechi che fanno le viste di condurre in qualche parte e che si fermano tosto, dei cortiletti che s'aprono capricciosamente l'uno sull'altro, delle vecchie fabbriche senza carattere, delle case crollanti, sebbene tutte nuove; e tutto a un tratto come contrasto, degli edifici innalzati in tutta fretta sopra lunghi spazii per ammortire il prezzo del metro di terreno per mezzo dell'accumulazione dei piani, casolari, capanne, cittą operaie immensa ricchezza, ansia profonda; la miseria delle cittą accosto alla miseria campagnuola, officine sudanti il milione, magazzini ingozzati di derrate e di mercanzie, circondati, oppressi, assediati, assaliti da una foresta di alloggi insalubri, pestilenziali, senza spazio, né aria, nč fuoco, nč sole, nč acqua; pił stretti e cento volte pił sucidi che una prigione; degli strumenti di tortura piuttosto che ricoveri; dei sepolcri anzi che abitazioni.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Milano in ombra.
Abissi plebei
di Lodovico Corio
Civelli Milano
1885 pagine 124

   





Parigi Gaulois Dio