quali se fossero vivi, abbellirebbono il mondo, & con gran mio contento sarebbono da me goduti, si come con molto mio dolore, di loro son restato privo. Onde per ovviar à tanto danno per l'avenire, ho deliberato con questo mio breve discorso far conoscere, come la crapula è abuso, & che si può levar facilmente, & introdurre in luogo suo la vita sobria, come già vi era, & ciò voglio far per questo ancora più volontieri, perché molti giovani di bellissimo intelletto, conoscendo, ch'ella è vitio, me n'hanno affretto, perché hanno veduto i loro Padri morire in fresca etade, & vedono me in questa mia vecchia di LXXXI. anno così sano & prosperoso: onde desiderosi anchor'essi di pervenirvi, (& perché la natura non ci vieta potere lunghissimamente vivere, & perché è infatti quella etade nella quale più si può esercitar la prudenza, & con minor contrasto, goder i frutti delle altre virtù, perché all'hora si lascia il senso, & in suo luogo si dà l'huomo in tutto alla ragione:) mi hanno pregato ch'io sia contento dir loro il modo ch'io ho tenuto, per potervi pervenire: & io vedendogli pieni di cosi honesto desiderio, per giovar & à loro, & à quelli altri insieme, che vorranno legger questo mio discorso, ne scriverò: dichiarando quali furono le cause, che m'astrinsero à lasciar la crapula, & accettar la vita sobria, & narrando tutto il modo, ch'io tenni in ciò fare, & dicendo quello, che poi tal buono uso operò in me; onde si conoscerà chiaramente, quanto ha facil cosa à levar l'abuso della crapula: soggiungerò al fine quanti utili, & beni si traggono dalla vita sobria.
| |
Padri
|