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      E ben vero, che anchora quelli che tengono le due della bocca, che è vita sobria, per ogni uno delli altri disordini, facendoli, si risente per uno, ò due giorni, ma non già di febre, e così anchora. si risente per la revolutione delli Cieli; ma nè Cieli, nè tali disordini possono metter in alteratione gli huomori di chi tiene vita sobria, & è cosa ragionevole, e naturale, perche li due disordini della bocca sono interiori, e gli altri sono esteriori; Ma perché solo alcuni attempati molto sensuali, che dicono, che nè quantità, ne qualità di cibi, nè vini gli nuoceno, e così mangiano assai, e d'ogni cosa, e beveno, perche non sanno in che parte del suo corpo sia lo suo stomaco per certo sono pur fuor di modo sensuali, & amici della gola: A questi si risponde, che quello che dicono non può esser in natura, perche bisogna, che chi nasce, nasca con complessione ò calida, ò frigida, ò temperata; & che li cibi calidi giovino alli calidi, & li frigidi al frigido, e li distemperati al temperato, e cosa i,possibile in natura: quali sopradetti molto sensuali, pur non possono dire, che non si amalano qualche volta, e che poi si liberano con lo tenersi vacuati con medicine, e con una stretta dieta: Onde si vede, che il male loro procede per ripletione di assai cibo e di cibi contrarij al suo stomaco. Sono altri pur attempati, che dicono, che è loro necessario il mangiare assai, & il bere, per potere sostentare il suo calor naturale, che si và scemando, per lo moltiplicare de gli anni; & che sono astretti à mangiare assai, & cibi che piacciano alli loro gusti, ò frigidi, ò calidi, ò temperati; & che se vivessero in vita sobria, che tolto morirebbono.


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Discorsi della vita sobria del sig. Luigi Cornaro
di Luigi Cornaro
Marc'Antonio Brogiollo
1620 pagine 57

   





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