Ma perche tu sei vitio tanto pestifero, che ammorbi & aveleni tutto il mondo, & io volendo con ogni mio potere, da te in parte liberarlo: ho deliberato di operare in modo contro di te, che XI. Mie Nipoti, dopo me, siano quelli, li qual ti faccino conoscere per quella trista, e vitiosa che lei, nimica mortale di tutti gli huomini, che nascono; pe certo modo mi admiro, che gli huomini di bell'intelletto,
che pur ne sono, i quali sono pervenuti in alto grado, ò di lettere, ò d'altro, non si pongano à tale vita almeno quando sono pervenuti alla Età delli 50. ò 6o. anni, all'hora che cominciano à risentirsi di qualchuno de' mali sopradetti; che facilmente li delibererebbono, si come tale male invecchiato, è fatto incurabile: & non mi maraviglio delli gioveni, perche quella Età dominata dal senso, e la sua vita è dominata da quello; ma per certo passati li 50. anni, l'età debbe esser dominata in tutto dalla Ragione: che fa conoscere, che'l contentare il suo gusto, & appetito, è infermità, e morte: E se quel piacere del gusto fosse lungo, si potrebbe sopportare; ma à pena non è principiato, che è finito: e le infermità, che procedono da quelle, sono lunghissime. Ma certo è una grande contentezza dell'huomo di vita sobria, che come ha mangiato, è sicuro, che quel cibo lo tenirà sano, e che non potrà giamai per quello haver male.
Hor ho voluto dare questa aggiunta al mio Trattato di poche parole, ma con altre ragioni; perche la lunga lettura è da pochi veduta, e la breve da molti; & io desidero che molti la veggavo per giovare à molti.
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