AMOREVOLE ESSORTATIONE DEL MEDESIMO.
Nella quale con vere ragioni persuade ogn'uno à seguir la vita ordinata & sobria, affine di pervenire alla lunga etade, nella quale l'huomo può godere tuttè le gratie, e beni, che Iddio per sua bontà a' mortali si degna concedere.
Per non mancar del debito mio, al quale ogni vivente è tenuto; & per non perdere ad un tratto il diletto, che io prendo di giovare, ho voluto scrivere & far sapere à quelli, che non sanno perche non mi pratticano, quello che fanno, & veggono coloro, che mi pratticano. Ma perche ad alcuni pareranno certe cose impossibili, & difficili à credere, nientedimeno vere essendo, & vedendosi in fatto, non mancarò di scriverl à beneficio d'ogniuno. Perilche io dico, essendo (per la Iddio gratia) giunto all'età di 95. anni, & ritrovandomi sano, prosperoso, allegro, & contento, io di continuo ne laudo la sua Divina Maestà di tanta gratia fattami; vedendo poi per l'ordinario in tutti gli altri vecchi, che à pena arrivano all'età di settant'anni, che sono mal sani, con poca prosperità, malinconici, & discontenti, & di continuo stanno in un pensiero di morte; & dubitano di dì in dì di morire; del che sarebbe cosa impossibile à levargli di mente tal pensiero, il quale à me non dà noia alcuna; percioche io non posso in alcun modo pensar. a tal cosa, come poi dimostrerò più chiaramente. Et oltra di questo apertamente farò veder l'assicurezza ch'io ho di vivere fino alla età di cento anni. Ma per meglio ordinare questa mia scrittura, principierò dal nascere dell'huomo & così verrò discorrendo fin'alla morte di esso.
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Iddio Iddio Divina Maestà
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