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      Et perche alcuni credono queste cose esserli date per sua salute dal grande Iddio, acciò facciano in questa vita penitenza delli suoi errori; Io dirò, che à mio giudicio s'ingannano, percioche io non posso credere, che Iddio habbia a bene, che'l suo huomo, il quale tanto ama, viva amalato, melanconico, & discontento; ma anzi sano, allegro, & contento; perché anco in cotal modo vivevano li S. Padri, & si facevano sempre migliori servi di sua Maestade, facendo tanti, e sì belli miracoli, come si legge. Oh che bel Mondo, & godevole sarebbe hora questo, come all'hora, & anco molto più bello; perche hora vi sono molte Religioni, & Monasterij, che non v'erano all'hora, nelli quali se fosse tenuta la vita sobria, vi si vederiano quantità di venerandi vecchi, a tal che seria una meraviglia; nè per questo mancarebbono alla vita ordinata dalle sue Religioni, anzi la crescerebbono: poiche da ogni una Religione è conceduto, per suo vivere il mangiar pane, bere del vino, & oltra de gli ovi alcuna volta, & delle carni da alcuna; & oltre di questo le minestre de legumi, salatte, frutti, & torte di ovi, li quali cibi molte fiate gli nuocono, & ad alcuni levano la vita; ma, perche gli sono conceduti dalli suoi ordini, gli usano, , pensando forse, che lasciandoli, fariano errore, il che non fariano, anzi fariano gran bene, se passati li 30. anni, lasciassero quelli, & si mettessero à vivere con pane nel vino, & con panatella di pane, & ovi con pane; & questa è la vera vita per conservare l'huomo di trista complessione, & è vita: più l


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Discorsi della vita sobria del sig. Luigi Cornaro
di Luigi Cornaro
Marc'Antonio Brogiollo
1620 pagine 57

   





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