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      Siche vedete Signore come gli huomini s'ingannano nelle tue opinioni, quando non sono fondate sopra fondamenti reali. Et io per sgannarli, & per giovarli, gli risposi, che la sua conclusione era falsa, come gli farei vedere in fatto, che la gratia che è in me, non è speciale, che è generale, & ogni huomo la può godere, ma perche io sono se non semplice huomo, come sono tutti gli altri composto delli quattro elementi, & che ho oltra l'essere, e vivere; il senso, l'intelletto & la ragione; & con l'intelletto e ragione nasce ogni l'uomo; perche il grande Iddio hà voluto che'l suo huomo, che tanto ama, habbia questi beni, e gratie di più delli animali, che hanno se non il senso, acciò che esso huomo, possa con tali beni, & gratie conservarsi sano lungamente; tal che la gratia è universale conceduta da Dio, & non dalla Natura, ò dai Cieli; ma l'huomo mentre che è giovine, perche è più sensuale, che ragionevole, seguita il senso; & essendo poi pervenuto alla età di XXXX. ò L. anni, debbe pur sapere che all'hora e giunto alla metà della sua vita con favore della gioventù, & dello stomaco giovine, favori naturali, che gli hanno dato favore al montare; ma che è per dismontare verso la morte con disfavore della vecchiezza; & che la vecchiezza è contraria alla gioventù, si come è contrario il disordine, dell'ordine: la onde è necessario di mutare vita nel suo mangiare, e bere, dalli quali dipende il vivere sano & lungamente, & essendo stata vita sensuale, e senza ordine la prima, che la feconda sia ragionevole con ordine; perche senza ordine niuna cosa si può conservare; & meno delle altre la vita dell'huomo, si come si vede in fatto che il disordine nuoce, & l'ordine gioua; & è cosa impossibile in natura, che colui che vuole contentare il gusto, & l'appetito, non faccia disordine; & io per non fare disordine (pervenuto alla età matura) mi posi alla vita ordinata, e sobria; vero è, che al levarmi dalla non sobria hebbi difficoltà: & per levar la prima, pregai Dio, che mi concedesse la sua virtù della continenza, sapendo che il prego mio sarebbe esaudito; poi sapendo, che quando un'huomo vuol fare una bella impresa, che sà, che la può fare, ma con difficoltà, pur la può facilitare, deliberandosi ostinatamente di 78. volerla fare, & la fa; così mi deliberai io; onde mi posi a poco a poco a levarmi della vita disordina; & così a poco à poco a mettermi alla ordinata; & con tali modi mi posi alla vita sobria: talche dapoi à me non è stata di noglia, se bene fui astretto a tenere tal vi


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Discorsi della vita sobria del sig. Luigi Cornaro
di Luigi Cornaro
Marc'Antonio Brogiollo
1620 pagine 57

   





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