Sic igitur virtutes formarum substantialium simplicium corporum salvantur in corporibus mixtis. Sunt igitur formae elementorum in mixtis non actu, sed virtute: et hoc est quod dicit Philosophus in 1 de Gener. Non igitur manent elementa in mixto actu, ut corpus et album; nec corrumpuntur nec alterantur ambo nec alterum; salvatur enim virtus eorum.
STATO DELLA QUESTIONE
Lo stato della questione importantissima, che abbiamo alla mano, è questo: gli elementi stanno eglino formalmente, oppure virtualmente nel misto? L'Aquinate reca da prima l'opinione di coloro, i quali affermano che gli elementi stanno formalmente nel misto; combatte cotesta opinione e finalmente stabilisce la sua, ed afferma la sola virtuale esistenza degli elementi nel misto. L'arduità della questione e la poca conoscenza che a' nostri giorni si ha di quella sublime e vera filosofia, di cui l'Aquinate è il più grande e più autorevole espositore e quasi direi creatore, mi obbligano a dichiarare tutti i termini della posta questione, prima di entrare alla dilucidazione della medesima.
1. Che cosa è elemento? Aristotele dà questa definizione dell'elemento. "Dicesi elemento ciò ch'è primo nella sintesi, e che esiste nel composto, ed è indivisibile in parti di specie diverse. Laonde elementi dei corpi sono que' corpi, nei quali termina l'ultima analisi, e cotesti elementi sono indivisibili in corpi di specie diverse. Siano poi molti od uno, non importa, al presente: per essere elementi basta che abbiano gli indicati caratteri.
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