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      Dunque questo corpo è dell'ossigeno condensato."(9) Allora, affermando egli che le scintille elettriche passando per l'ossigeno raccolto in un tubo, lo cangiano in ozono, dovrà ascrivere all'elettricità, per solo effetto, la condensazione dell'ossigeno. Sembrami che questo sia un precipitare un po' troppo le deduzioni, e un tôrre il credito ai simboli de' quali fa uso la chimica introducendone di così impropri ed arbitrarii.
      Questa trasformazione di un corpo in un altro, non cagionata dalla combinazione, sembraci comprovata dall'isomerismo, ossia dal vedere che gli stessi elementi nella stessa proporzione di peso e di volume danno composti, i quali mostrano tra loro diversissime proprietà. Nel qual fatto, qualora la differenza dei corpi isomerici non sia accidentale soltanto (il che può accadere assai spesso), è mestieri affermare che un qualche elemento siasi trasmutato in un altro, come dicevamo dell'ozono, o che immediatamente dopo la combinazione, il composto siasi cangiato in un altro composto di diversa natura. Siffatte mutazioni poi delle forme o dei principii attuosi non possono non avere una proporzionata causa; e questa sarà appunto quella, la quale presente in un caso, e non presente in un altro, nel primo le determinerà e non nel secondo. Che se taluno negasse la presenza e l'operazione dell'anzidetta causa, dovrebbe perciò stesso negare la verità del principio di causalità, secondo il quale siam fatti certi che ogni effetto debbe avere la sua cagione proporzionata.


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La sintesi chimica secondo i principi filosofici di S. Tommaso D'Acquino
di Giovanni Maria Cornoldi
Istituto Tipografico Bologna
1876 pagine 74