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      (10) Per ritornare poi al punto da cui siamo partiti, teniamo ferma la definizione dell'elemento lasciataci da Aristotele e dall'Aquinate, avendo in conto di elementi non quelle sostanze che quali elementari veniano indicate dagli antichi fisici, ma quelle che a' nostri giorni ci vengono dalla esperienza, suggerite.
      2. Che cosa significhino le parole formalmente e virtualmente? Determinata la significazione della prima parola della proposta questione, vuolsi determinare la significazione delle due voci formalmente e virtualmente. Formalmente esiste una parte in un tutto composto, quando quella rimane nella sua natura specifica: così una ruota formalmente esiste nell'orologio; un ramo inestato formalmente esiste nell'albero, in cui è inestato, e formalmente esisterebbono gli elementi nel composto chimico, se in questo rimanessero nelle proprie nature. Così, ad esempio, se l'acqua fosse un aggregato di due atomi di idrogeno ed uno di ossigeno e ciascuno d'essi ritenesse la medesima natura, che dianzi, e perciò l'identico principio di attività (forma sostanziale) che attua la materia in una determinata specie, dovrebbesi dire che l'H e l'O esistono formalmente nell'acqua. Per contrario virtualmente esistono, le parti in un tutto, quando a formare il tutto lasciano l'essere proprio che prima aveano; ma di guisa che pur nel tutto si conservi quel tanto delle parti stesse, che basta a far sì, che le medesime naturalmente ricompariscano, qualora il tutto si decomponga. Ad avere una qualche similitudine osserva come nell'unica forza risultante rimangano le due componenti e come in queste, d'onde risulta, può ancor decomporsi.


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La sintesi chimica secondo i principi filosofici di S. Tommaso D'Acquino
di Giovanni Maria Cornoldi
Istituto Tipografico Bologna
1876 pagine 74

   





Aristotele Aquinate