Così virtualmente esistono gli elementi nel composto p. es. l'H e l'O nell'acqua, se in questa non vi si ritrovano nelle specifiche loro nature, ma in una qualche loro disposizione, per modo che, decomponendosi l'acqua, riapariscano l'H e l'O coi quali era prodotta.
3. Che cosa sia il misto? Il misto sotto la penna dell'Aquinate, è una sostanza composta di elementi. Quindi è manifesto che il misto non è un aggregato, mercecchè l'aggregato non è una sostanza, ma è un accozzamento di tante sostanze, quanti sono gli esseri aggregati. Infatti le parti dell'aggregato non solo sono tra loro distinte realmente, ma divise e separate; e dov'è separazione ivi non può esservi unità di sostanza.(11) Laonde il misto è per certo un corpo continuo od atomo. Se non che giova determinare quì la significazione di cotesta parola atomo. Secondo la etimologia, atomo vuol dire sostanza indivisa, comechè questa possa essere di non piccola dimensione. Quindi nei poeti greci ritroviamo atomo barba ed atoma erba, indicandosi con ciò erba e barba non tagliate. Tuttavia qualora la parola atomo si prende non in qualità di aggettivo, ma di sostantivo, volgarmente s'intende un corpicciuolo continuo di piccolissima mole e, diremo, impercettibile a' nostri sensi. Che nella natura ciascuna sostanza corporea altro non sia che un aggregato di cotesti atomi o corpicciuoli separati tra loro, è questo un sistema, il quale assolutamente contrasta con tutti i fatti della natura e che dimostrai assurdo,(12) come altri moltissimi filosofi già aveano fatto confutando le fantasie di Democrito, di Epicuro, di Cartesio e di Gassendi.
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Aquinate Democrito Epicuro Cartesio Gassendi
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