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      Non v'è cosa che più abbietti l'uomo che la superbia, e però veggiamo che cotesta malnata e lezzosa iattanza de' moderni sta trascinandoli nell'ordine speculativo e nel morale a tale miserabile stato, quale, da secoli molti, giammai non si vide.
     
     
     
      COMMENTARIO
     
     
      L'Aquinate pone per prima la sentenza di quelli, i quali affermano che la sintesi chimica si faccia per aggregazione delle sostanze elementari, le quali aggregate ritengano la propria forma sostanziale e quindi la primiera natura. Ma poichè la è evidentissima la diversità che corre tra la sostanza composta e la elementare, dicon questi che gli elementi sonosi per la combinazione cangiati così nelle loro qualità attive e passive, che in questesse qualità ne sia risultato come un temperamento mediano. Se vogliamo noi bene comprendere questa sentenza, è mestieri che, ritenuta la definizione degli elementi, quale ci veniva recata dall'Aquinate, e pure ritenuto il concetto antico di qualità, ch'è una accidentale modificazione dell'attiva virtù dell'operante; non ravvolgiamo più per lo capo quelle specie di elementi e di qualità, che venivano dai fisici vetusti propugnate. Laonde applicando que' principii filosofici agli esperimenti moderni, la prefata sentenza direbbe che p. e. a formar l'acqua la sostanza dell'idrogeno e quella dell'ossigeno conservano la loro primiera natura, e perciò la prima loro forma sostanziale, ch'è il principio costitutivo della natura stessa, ma soltanto l'idrogeno e l'ossigeno ricevono una modificazione accidentale nel modo onde naturalmente operano sopra gli altri corpi, e nel modo, onde ricevono la operazione dei medesimi.


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La sintesi chimica secondo i principi filosofici di S. Tommaso D'Acquino
di Giovanni Maria Cornoldi
Istituto Tipografico Bologna
1876 pagine 74

   





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