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      Egli è chiaro che sarebbe agevol cosa il dire che nella combinazione chimica un atomo si colloca a destra e l'altro a sinistra o che l'uno intorno all'altro si aggira come un satellite intorno ad un pianeta; e di questa maniera si potrebbe dalla chimica combinazione passare a discorrere della generazione delle piante e degli animali; ma così facendo non si filosoferebbe sulla natura, ma la si fingerebbe secondo la propria fantasia in maniera ripugnante ai fatti e si assomiglierebbe il valore di Dio, che opera nella natura, al valore di un fanciullo che con l'arena si trastulla acconciandola in varie figure.
      Discorrendo sopra la teorica atomica, dicevamo che le sostanze, affinchè si combinino chimicamente, debbono scindersi in atomi, qualora già non fossero così divise. L'unione adunque degli elementi si deve fare di atomi con atomi, e da questi viene costituita la molecula composta. Ma per entrare filosofando nell'intimo della questione bisogna negli atomi distinguere di molte cose. Primamente bisogna considerarvi la materia prima, la quale creata da Dio, rimane sempre quale soggetto primo di tutte le sostanziali trasformazioni e primo principio della estensione. La seconda è la forma sostanziale ch'è il principio ond'è quella costituita in certa natura e specie, ed è la fonte prima di ogni virtù e forza. Materia e forma costituiscono assieme la sostanza del corpo assolutamente considerato, il quale in sè stesso è esteso ed ha una naturale disposizione a manifestarsi esteso esternamente rispetto al luogo.


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La sintesi chimica secondo i principi filosofici di S. Tommaso D'Acquino
di Giovanni Maria Cornoldi
Istituto Tipografico Bologna
1876 pagine 74

   





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