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      Imperocchè non può crescere il volume reale di un corpo, senza che ne vengano rimossi i corpi che gli sono a contatto, e, qualora avvenga cotesto accrescimento di subito, si avrà quell'urto impetuoso che avviene nelle esplosioni. Così anche allorquando la sostanza in sè stessa costringesi(28) ed occupa minor volume reale, i corpi esterni, sia in causa di attrazioni veraci, sia a motivo di pressioni atmosferiche od eteree, avvicinerannosi con movimento più o meno gagliardo. E poichè le chimiche sintesi si fanno sempre e quasi dapertutto, sebbene spesso in maniera occultissima, dobbiamo riconoscere ch'esse sono una perpetua vera cagione efficiente di universale movimento in tutta la natura corporea. Ecco la vera causa di quell'intestino agitarsi, che spesso si vede, delle masse corporee che si combinano chimicamente, nè fa d'uopo ricorrere al collocarsi degli atomi a destra a sinistra, su giù, (quasi trattassesi dì cristalli, i quali per contrario allora acconciamente dispongonsi quando i moti sono insensibili o lenti) od al roteare degli uni intorno agli altri, dei quali effetti fantastici non si è giammai potuta nè si può, non dirò assegnare, ma nemmeno immaginare una sufficiente cagione.
      Se non che oggimmai è tempo che entriamo a trattare di ciò che segue la chimica combinazione.
     
     
     
      Di ciò che segue la chimica combinazione.
     
      La molecula atoma, ossia continua, della sostanza composta per sintesi degli elementi, si può considerare sotto due rispetti: il primo è relativo, l'altro è assoluto.


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La sintesi chimica secondo i principi filosofici di S. Tommaso D'Acquino
di Giovanni Maria Cornoldi
Istituto Tipografico Bologna
1876 pagine 74