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      Perciò nel composto debbonsi ritrovare gli elementi. Vi saranno formalmente? Questa sentenza fu reietta, come opposta alla ragione ed ai fatti. Dunque o il composto non si decomporrà nei suoi componenti, o questi esisteranno in esso virtualmente prima dell'analisi. Ma si decompone: dunque virtualmente ci esistono. Ma ch'è quest'esistere virtualmente? Nel zoosperma esiste formalmente l'embrione? no davvero! Non ci esiste per veruna maniera? se per veruna maniera non esiste, come ne deriva l'embrione? dunque ci esiste virtualmente. So non che dal solo zoosperma l'embrione, non deriva: dunque l'esistenza dell'embrione in esso sarà virtualmente parziale. Perchè? perchè l'uovo fecondo ha tale qualità o tale disposizione da essere acconcio ad avere quella forma sostanziale onde viene a costituirsi l'embrione. E così diciamo che nel composto dopo la sintesi, esistono virtualmente quelli elementi che riappariscono nell'analisi.
      Adunque nella sintesi in virtù della mutua operazione degli elementi, o delle cagioni esterne che operano sopra di essi, la materia viene a ricevere quella disposizione o qualità, posta la quale determinasi la forma sostanziale del composto. Ma quella disposizione o qualità non cessa, formato il composto; bensì rimane: e per essa è che il composto contiene virtualmente gli elementi donde è prodotto. Quindi qualora una causa esterna determini una mutazione sostanziale nel composto, questo dovrà risolversi nei suoi elementi, perchè la prefata disposizione o qualità è ordinata alle forme elementari che erano dianzi e non ad altre.


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La sintesi chimica secondo i principi filosofici di S. Tommaso D'Acquino
di Giovanni Maria Cornoldi
Istituto Tipografico Bologna
1876 pagine 74