Pagina (13/188)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

     
      - "L'immobilità non s'addice davvero alla Russia, nè a lei stà il rinnegare, il postergare o l'attraversar come che sia le aspirazioni costanti e legittime del gran popolo Slavo. Essa non può voler rassomigliare alla China, nè tampoco all'impero di Bisanzio, che dal gran Costantino fino al 1453, cioè in più che un millenio, fu impero decadente, corrotto, inerte, senza ideali, nè avvenire, nè missione politica."
      Ma perchè la Russia voglia e possa aderire alla gran Lega Romana, urge anzi tutto che la gran Lega esista. E qui stà il nodo. Ora la parte principale d'un còmpito sì alto, anzi l'iniziativa d'esso, a voi in massima parte s'appartiene, o Italiani: e lo presentiva Garibaldi, intravedendo la gloria e l'utile che da un tanto affratellamento ce ne saria ridondato. Perchè, o come è egli mai possibile che un accordo leale e duraturo intervenga tra la Francia republicana e la Russia despotica fra due nazioni astiate e sorvegliate, isolata l'una in Europa perchè aderente a libertà larghissime; l'altra pericolosa perchè negazione assoluta d'ogni libero vivere? Fra codesti due estremi, quale l'anello di congiunzione tra Francia e Russia?
      Egli non esitava a dichiararlo. L'intermediario dev'essere l'Italia nostra. E gli Italiani possono volere e debbono poter assumere questo grandiosissimo còmpito d'intermediari internazionali, perciò che qui si tratta de' nostri più vitali interessi, e dell'avvenir nostro.
      Si ponderi questa serie di pensieri, da' quali un tale suo concetto erompe manifesto e apertissimo:


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Testamento politico del generale Garibaldi e lettera memoranda agli italiani
di Enrico Croce
Alberto Savine Editore
1891 pagine 188

   





Russia Slavo China Bisanzio Costantino Russia Lega Romana Lega Italiani Garibaldi Francia Russia Europa Francia Russia Italia Italiani