Ha dunque la Russia consumato questi cinque errori grandissimi:
1° Non postasi risolutamente alla testa dei movimento Slavo.
2° Non dato libertà a' popoli proprî per trarsi dietro tutti gli Slavi oppressi.
3° Aiutato sempre Austria e Prussia e lasciatole lacerare e inghiottire tanta parte della famiglia Slava.
4° Oppressi e lasciati opprimere da' due imperi i Polacchi.
5° Negletti e abbandonati vergognosamente li Ellenici.
A ciò essa debbe rimediare e tantosto, se purle preme conservare l'egemonia tra gli Slavi".
- "Chi può dubitar mai che in sì propizie circostanze, Ivan il terribile o Pietro il Grande, avrebbero indugiato tant'oltre nel porsi a capo del già iniziato e cotanto avanzato rinascimento Slavo, ricongiungendolo con quello Romano?"
- "Allora soltanto sarà la Russia arbitra de' destini della gente Slava, allorquando saranno dissipate le due mostruose agglomerazioni pseudo teutonico-slave d'Austria e di Prussia. Ora Francia e Italia sono quant'essa mai interessate in tale scompaginamento".
- "È inconcepibile come la Russia slava e naturale protettrice degli Slavi, possa tollerare questa frenesia di denazionalizzazione, questa complicità di sperperamento ond'Austria e Prussia sono animate contro la Nazionalità Slava".
Passando poi a ribattere l'opinion di coloro che presunsero aggiudicare all'Austria ardimento o potere di fomentare o dirigere il movimento Slavo, nel mentre la dichiara "il più inverecondo fra quanti mai furono stati morituri", egli esce nelle considerazioni infrascritte: e udite con quanta assennata facondia:
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