- "La razza Anglo-Sassone straripa eccessivamente in Europa a danno di noi tutti Romani e Slavi."
- "La potenza della Gran Brettagna ha per suo cardine l'egoismo, la sete di conquista, il disprezzo il pių assoluto de' diritti del genere umano."
- "Gli Inglesi, questi teutoni normanizzati, hanno praticato su tutti i mari e su tutte le terre del globo terraqueo, quello spirito irrequieto d'usurpazione e di conquista che i Prussiani, loro confratelli ad austro-scirocco, vorrebbero estendere a tanta parte d'Europa."
Rispetto alla Spagna poi, egli ricorda "che quando la penisola Iberica, lentamente consunta dal despotismo cattolico de' suoi re e de' suoi preti, trovossi ridotta a soli 6 milioni di gente, allora l'Inghilterra, doppia sempre e usurpatrice, occupava Gibilterra per sorpresa, e con essa una parte sė larga dell'ispaniche colonie."
Di quest'accanimento pertinace, implacabile contro la gente Romana, la Gran Brettagna ci somministra esempli non pochi, anche contro l'Italia nostra:
- "E chi se non l'Inghilterra stipendiava l'orde insanguinate del cardinal Ruffo? E non era inglese forse quel Nelson, che proditoriamente venne a ordire lascivie in Napoli, e desolazione e sperpero di patrioti, sotto gli auspicî della sanguinaria Carolina d'Austria?"
A' tempi beati della Santa Alleanza, chi se non l'Inghilterra accordava all'Austria tanta preponderanza in Italia, colla cessione del Lombardo-Veneto? A quell'Austria statale cosė fida e mercenaria ancella nell'ordir cabale e tradimenti contro il primo Napoleone?
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