- "E le immani stragi dell'Indie, che resero sì tristamente infame lord Clive, e le feroci repressioni alla Giamaica e al Canadà; e le rivolte de' Negri in Haiti, e i massacri terribili da essi perpetrati sui bianchi, non furono provocati e promossi dalla feroce politica della Gran Brettagna?"
- "Quanto è della buona fede inglese, chi può aver obliato l'iniquo dramma di Parga?"
- "Chi non sa a' dì nostri con quant'insistenza l'Inghilterra faceva attaccare sovra i suoi diarî quella grand'opera di civilizzazione mondiale ch'è il canale di Suez? Quante difficoltà e perigli non suscitava dessa all'intrepido de Lesseps?"
E chi non sa com'essa ultimamente, e in quanti protervi modi, seppe alimentare i rancori, le diffidenze, l'ire e i sospetti fra italiani e francesi con quel gran pomo di discordia che fu la Tunisia?(49)
Arguta poi e notabile quest'altra sua osservazione satirica:
- "Questi hanno ammesso come canone di governo che la forza primeggia il diritto: ond'è che agiscono da pirati. Quest'altri poi pretendono vincere ogni difficoltà, definire ogni più complicata quistione mercè la forza dell'oro: profuso turpiter auro."
- "Con tutte quell'isole, fortezze, stazioni militari e marittime che si danno la mano su tutti i punti, del globo e nel cuore dell'istesso Mar nostro, la Gran Brettagna incatena l'Europa, incatena l'umanità."
- "L'Inghilterra stà appiattata dietro ogni stretto, in ogni braccio di mare dell'universo, sotto lo specioso pretesto di proteggere i proprî commerci, ma in realtà al solo effetto di dominare e spadroneggiare per tutto.
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