Laddove egli, all'opposto, dirittamente propone s'abbiano a chiamare Indo-Romane le lingue moderne, e Mondo Romano-Slavo il mondo attuale. Nonchè civiltà Indo-Romano-Italica la presente civiltà, qual ch'ella siasi.
E seriamente preoccupato delie tendenze assorbitrici de' Teutoni, che torvi e biechi vanno covando collo sguardo l'altre nazionalità risorgenti, egli così con legittima concitazione prosiegue:
- "Possiamo noi tollerare per la pace e l'avvenire d'Europa, che i Tedeschi applichino giogo e nome germanico a tanti milioni di famiglie, appartenenti a tante nazionalità differenti?"
- "Pericoloso nemico davvero questa Germania insaziabilmente irrequieta, il cui centro, la cui metropoli, anzi che no errabonda, fu volta a volta Augusta, fu Vienna, e Francoforte, eppoi Berlino a' di nostri: - questa Germania, di cui la circonferenza sempre più si dilata; i cui confini s'allargano, epperò minacciosa straripa a' danni di noi tutti, gente Romana, Slava e Scandinava."
- "Come? Forsecchè Slavi, Romani e Scandinavi debbono forzatamente concorrere in perpetuo a far da cariatidi al tempio della nazionalità germanica? E infino a quando lo patiremo noi?"
- "Non è egli un assurdo il favellare di Nazionalità di fronte alla Prussia che n'è ancor essa, al paro dell'Austria, la più assoluta negazion manifesta?"
- "Quella della Prussia, antesignana dell'unità germanica - devesi a buon dritto definire la nazionalità della confusione, dell'illegittimità, dell'eterogeneità, cui essa industriasi d'ovviare coll'assorbimento, coll'assimilazione, ch'è poi un'usurpazione di seconda mano.
| |
Indo-Romane Mondo Romano-Slavo Indo-Romano-Italica Teutoni Europa Tedeschi Germania Augusta Vienna Francoforte Berlino Germania Romana Slava Scandinava Slavi Romani Scandinavi Nazionalità Prussia Austria Prussia Romane Slavo
|