- "Consideriamo per poco l'attuale agglomeramento prusso-tedesco. E vedremo che la Germania possiede frontiere innaturali, artificiali tutte, usurpate sui popoli limitrofi Romano-Slavi-Scandinavi. Dacchè quella che erroneamente appellasi Prussia Renana, Assia Renana e Baviera Renana, non è in sostanza che la vera e propria Francia Renana: e la così detta Prussia orientale altro non è che la Polonia Slava. Ond'è che questa Prussia va rincalzata a ponente, a levante e a tramontana da una triplice catena d'usurpazioni."
Egli passa quindi a trattare degli Allemanni in genere "questi dissipatori perpetui della Nazionalità Slavo-Romana", e li chiarisce "pericolosi e minacciosi alla pace d'Europa, troppo più oggi ch'essi subiscono l'egemonia e l'indirizzo militare e politico da' Prussiani preponderanti - questi falsi Tedeschi - c'hanno inghiottito tante famiglie slave del Baltico e dell'Elba, sostituitisi ad esse, occupatone il territorio."
- "In quali terre d'Europa non s'industriarono rovesciarsi le genti teutoniche? Le incursioni di questi invasori e usurpatori perenni seguirono mai sempre quelle naturali arterie che sono i grandi fiumi. Col Reno, che fu già romano nelle sue scaturigini elvetiche(59), i Tedeschi sono penetrati frammezzo alla Francia. Col Danubio s'infrapposero come un tarlo insidioso per entro le carni vive della nazione Slava e l'hanno scissa. Non parlo della Russia e della Transilvania, ove, superfetazione nefasta, essi sovrabbondano. Ma pochi sanno che le genti germaniche tentarono allargarsi anco in Italia, proseguendo sempre il corso de' fiumi, oltrepassando l'Alpi nostre.
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