Lo č dagli altipiani slavi di Boemia, a quelli romani di Transilvania - dai Carpazī polonici di Gallizia, all'Alpi italiche di Trento, di Trieste, dell'Istria, della Dalmazia."
- "Cancelliamo una volta per sempre quella macchia immane di sangue e di fango, che sotto il nome d'Austria supremamente deturpa la carta d'Europa!"
E cosģ corona il suo finis Austrię, il suo Austria delenda: "L'Austria dev'essere schiantata dalle radici, sperperata in tanti stati, quanti sono i popoli ne' quali essa va repartita."
E noi, colla mente anticipando il futuro, ci adopreremo a tutt'uomo per affrettare il giorno d'una tanta dissoluzione - avendo sempre per mira di veder fermata e composta la Nazionalitą in Europa.
Intanto, colla scorta de' sacri precetti di Garibaldi, lanciamo quest'ultimo mortalissimo arpione all'austriaca balena.
Noi la vedremo sanguinosa bentosto e boccheggiante!
XIII°.
Perorazione
La prima parte del programma di Garibaldi č tracciata: - i suoi desideri incarnati: - abbozzato il monumento trionfale della Nazionalitą rivendicata!
Retaggio di grandezza e di gloria alla gente Romana, alla gente Slava - semplice, imponente ed attuabile - esso soddisfarrą l'uno e l'altro popolo a un punto.
Complemento speculativo di tutta una vita d'azione, esso predispone i cuori ed apparecchia le menti, lasciando a noi il cņmpito di preparare le braccia ed i ferri per la finale tenzone!
Presagio di prossimi tempi migliori; rivelazione di liete sorti avvenire, esso apre ed inaugura un'epoca nuova - esso promulga e propugna le Nazionalitą conculcate, - sparge nuovi e poderosi germi fra quelle preesistenti; - esso vendica la dignitą nazionale; ahi troppo manomessa dalle abbiezioni della triplice alleanza!
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